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Guy Demarle

I cibi propiziatori e le ricette portai efortuna per l'anno nuovo

Che si tratti di leggende, usanze o tradizioni locali ogni cultura vuole i suoi portafortuna. In ogni Paese esistono, infatti, degli alimenti considerati di buon auspicio, che non possono mancare sulle tavole quanto meno dei più superstiziosi, specialmente nei momenti di festa come l’inizio del nuovo anno. Ecco un breve giro culinario per il mondo, alla scoperta dei cibi propiziatori, che si sono guadagnati la fama di attirare la buona sorte.

Lenticchie

Sono il cibo portafortuna per eccellenza, ovunque. La loro forma tonda e appiattita ricorda quella delle monetine: secondo la tradizione a ognuna corrisponde una monetina, dunque più se ne mangiano più soldi arriveranno. Da noi accompagnano lo zampone o il cotechino, in Ungheria si consumano sotto forma di zuppa.

Lenticchie, salsiccia e pacetta

Melagrana

Citata nella Bibbia come uno dei frutti della terra promessa e conosciuto già dagli antichi Egizi, la melagrana deve ai fenici la sua diffusione in tutta l’area del Mediterraneo.  Simbolo di fecondità, è presente nella tradizione di molti paesi: le spose turche usano scagliarla a terra per prevedere quanti figli avranno secondo il numero di chicchi fuoriusciti. La mitologia Greca narra che la melagrana sia una pianta sacra per Giunone e per Venere. Ancora oggi viene ritenuto simbolo di fertilità e ricchezza per i suoi gustosi “grani” rossi che in cucina possono essere impiegati in numerosi modi. Il loro succo ha un sapore molto dolce, ideale per preparare confetture e per condire anche risotti, primi piatti e insalate.

Risotto alla melagrano

Verdure verdi

Cavoli, verze, broccoli, bietole e quant’altro purché sia verde. Sono molti i popoli oltreoceano, dal sud degli Usa all’Europa, a consumare la sera di San Silvestro verdure a foglia verde, che ricordano per via del colore i “verdoni”, alias i tanto agognati dollaroni. In Germania, Stati Uniti e Irlanda sono un vero must per il banchetto di Capodanno come auspicio di fortuna e ricchezza per l’anno nuovo. 

Passata di broccoli con mandarino e seppie

Uva

Recita un noto proverbio: “Chi mangia l'uva per Capodanno conta i quattrini tutto l'anno”. Considerata già ai tempi dei romani sinonimo di abbondanza, l’uva è un altro frutto irrinunciabile la sera di Capodanno. In Spagna esiste addirittura un rito che prevede di mangiare, allo scoccare della mezzanotte, 12 chicchi d’uvauno per ogni mese dell’anno - al ritmo dei 12 rintocchi delle campane. Chi riesce nell’impresa si assicura un’annata fortunata e prosperosa. Tale pratica pare risalga al 1909 e abbia avuto origine dalla necessità di alcuni viticoltori di Alicante di smaltire l’uva prodotta in eccesso.

Salsa all'uva

Maiale

Dall’Ungheria al Portogallo, dalla Spagna a Cuba, questo animale che va in cerca del cibo con il naso proteso in avanti simboleggia il progresso e la sua carne è simbolo di buon auspicio e sazietà. Non a caso, i salvadanai richiamano la forma di questo animale.

Lonza di maiale

Oltre agli alimenti porta fortuna che non devono assolutamente mancare sulla tavola di Capodanno, ce ne sono anche un paio che sarebbe meglio evitare e assolutamente “off limits” come i gamberi e aragoste, animali che camminano all’indietro e dunque simboleggiano lo stallo e il regresso; vietati anche i volatili, per scongiurare il pericolo che la fortuna “voli via”.

Il Club Guy Demarle Italia vi auguro un buon fine anno e un Felice Anno Nuovo!

 

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